Santa Cecilia

santa cecilia
santa cecilia

Sabato 24 novembre alle 21.00 presso il Nuovo Teatro di Cannobio il Corpo Filarmonico Cannobiese presenta il tradizionale concerto di Santa Cecilia.
Del Corpo Filarmonico Cannobiese non si conosce una data di fondazione, ma ai cannobiesi piace ricordare che “dallo stato d’anime del 1605 risulta che già a quell’epoca si contavano a Cannobio una ventina di musici o suonatori”. Parola di Aquilino Zammaretti, curioso indagatore della storia locale.
Di sicuro ci sono invece vecchie foto ingiallite di musicanti in divisa, risalenti all’estremo scorcio dell’Ottocento; e un autentico cimelio risalente al 1905: un biglietto autografo di Ruggero Leoncavallo che si complimentava con il maestro Cazzini per una esecuzione tenuta in suo omaggio.

Santa Cecilia è una nobile romana convertita al cristianesimo, vergine martire cristiana.
Il suo culto è molto popolare poiché Cecilia è la patrona della musica, di strumentisti e cantanti.
Viene ricordata il 22 novembre da Cattolici e Ortodossi. La Chiesa più importante a lei consacrata è la Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, risalente alla prima cristianità, si presume sopra la dimora in cui visse.
Cecilia, nata da una nobile famiglia a Roma, sposò il nobile Valeriano. Si narra che il giorno delle nozze nella casa di Cecilia risuonassero organi e lieti canti ai quali la vergine, accompagnandosi, cantava nel suo cuore: “conserva o Signore immacolati il mio cuore e il mio corpo, affinché non resti confusa”.
Da questo particolare è stato tratto il vanto di protettrice dei musicanti.

Cos’è la musica?
Le origini della musica sono celate, come quelle del linguaggio, nel passato più remoto della storia dell’umanità.
La ricostruzione dell’evoluzione della musica dipende dalla definizione che se ne dà e, viceversa, la possibilità di definirla è condizionata dalla conoscenza delle sue manifestazioni e dei suoi sviluppi.
Fenomeno e attività, disciplina scientifica e diletto dei sensi, linguaggio simbolico e codice cultura: da qualsiasi punto di vista la si guarda, la musica offre sempre una prospettiva ulteriore.
Ciò che noi occidentali chiamiamo “musica” si è trasformato e continua a trasformarsi con il mutamento delle civiltà, assumendo funzioni diverse nelle diverse società e presso i singoli individui che le compongono.

Lascia un commento