Ci risiamo

ci risiamo la frana
ci risiamo la frana

Puntuale come la Pasqua che, pur cambiando la data entro l’anno arriva, ecco la frana! Sono i “biglietti d’avviso” che la natura manda prima del botto finale. Una volta a Ghiffa, un paio a Cannobio, a Oggebbio qualche sassolino, più volte a Cannero… Così a poco più di un anno da quando un cittadino svizzero è morto a causa della frana (18 marzo 2017) oggi 6 novembre 2018 nello stesso punto … altra frana. Al diavolo le belle parole alla riapertura: “strada messa in sicurezza … bla blo bli”, sicurezza certo per le carte ma solo fino alla prossima che è poi arrivata.
Nessun danno a persone, nuovi disagi per i frontalieri considerati ormai “mucche da mungere” (mi scusino i frontalieri ma il detto è questo) e casse dei lavoranti su acqua aperte a nuova linfa.

Alla notizia lo stato maggiore politico del Piemonte è in subbuglio, si considera necessaria la presenza sul luogo a portare la solidarietà (sono pieni di solidarietà i magazzini degli apparati statali, non costa c’è solo da metterci la faccia e chi fa politica ha imparato bene i compiti) così con il mezzo di servizio a disposizione via … andiamo.
C’è un po’ di nebbia, le nuvole sono basse ma l’elicottero ha inserito il pilota automatico. A bordo i nostri politici sono pensierosi, uno si liscia la barba e l’altro a grattarsi la testa poi d’improvviso:
«E adesso cosa andiamo a dire…?». «Booooo!».
«Non si sono stanziati fondi per…».
«Sì sì, ma solo sulla carta … nella realtà fanno in tempo a cambiare indirizzo… È stato qui anche Del Rio…». «Aspetta … Fammi vedere … L’ultima volta proprio qui cosa si è detto…?».
E via a consultare sul tablet. I politici hanno a disposizione una raccolta di cartelle per ogni evenienza: Ponti che cadono? Allagamenti? Mareggiate? Navi che affondano? Funerali … Frane, un clic e trovano una serie di interventi già pronti, si deve solo inserire nome del luogo, la data e via…
«Ecco questa dell’altra volta va bene, si sposta una virgola, la data … il resto va bene…».
Si atterra, stranamente non si vede il lago. Mantellina, casco, stivali, uno con sulla spalla il piccone, l’altro una pala … ma … Il pilota dell’elicottero sbotta: «Maledetti separatisti me l’hanno fatta, avevano già cambiato i piani di volo dei mezzi e inserito i dati della Lombardia. Siamo finiti al Sacro Monte di Varese»!
Carnevale è una volta all’anno ma i fatti offrono ogni giorno l’opportunità di metterla sul ridere ma solo per non piangere.

lettera firmata

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