Il consiglio comunale cannobiese, nel corso dell’approvazione del bilancio consuntivo relativo al 2017 ha potuto toccare con mano ottime notizie riguardanti l’avanzo di amministrazione datato 31 dicembre 2017 che ammonta a 1milione 327.630 euro. Parte di questi soldi, pari a 548.000 euro sono stati accantonati. La cifra destinata agli investimenti è stata fissata in 446.293 euro.
La tempestività dei pagamenti ai fornitori è di 26,98 giorni rispetto ai 30 giorni della media indicata. Interessanti sono i numeri che determinano le riscossioni. L’I.M.U. è pari a 1.945.260 euro; addizionale I.R.P.E.F. comunale 170.000 euro; la TARI (tassa servizio rifiuti) 1.451.106 euro; l’imposta di soggiorno 178.000 euro; gli oneri di urbanizzazione 310.506 euro; mentre lo storno tasse frontalieri ha raggiunto la riguardevole cifra di 1.280.000 euro; le sanzioni amministrative accertate ammontano a 116,892 euro.
Bilancio consuntivo che pone tutti i presupposti per una rivisitazione delle aliquote di tassazione comunali e la cancellazione dell’addizionale I.R.P.E.F. che di fatto viene pagata solo da una parte dei cittadini cannobiesi, quelli che hanno renditi di lavoro o di pensione “italiana”.
Il gruppo di minoranza a proposto questi argomenti, non accolti dalla maggioranza.
E’ stata fatta richiesta dell’introduzione sperimentale di un bilancio partecipato vale a dire quello di sentire e coinvolgere direttamente i cittadini cannobiesi, attraverso assemblee nelle varie frazioni e nel capoluogo, per dare loro l’opportunità di esprimere opinioni sui capitoli di spesa che coinvolgono la vita quotidiana delle persone come trasporti, politiche sociali e culturali, ambiente, tassazioni, sanità, ecc.
Una prassi consolidata in molti comuni, portata avanti anche a Cannobio dal ex sindaco Giuseppe Albertella, poi accantonata.