Le pietre parlanti

le pietre parlanti
le pietre parlanti

La PIETRA: termine che indica uno dei primi elementi della terra, da esse risaliamo alle nostre origini del nostro pianeta, ci indica la provenienza, la consistenza, la formazione; in poche parole ci parla.
Noi usiamo la parola “PIETRA” in tante occasioni: c’è la pietra Sacra, La pietra di Volta, la pietra Filosofale, la pietra Militare, quella sepolcrale e anche la pietra dello Scandalo, e cosi via.
In fondo senza la pietra forse non esisteremmo, nel nostro piccolo a volte ci portiamo a casa una pietra che ci ricorda un luogo visitato, un momento particolare della nostra vita, altre volte c’è chi la scolpisce e ci lascia una testimonianza di un avvenimento; la leggenda narra che Michelangelo Buonarroti finito di scolpire il “MOSE’” gli lanciò una martellata esclamando “perché non parli?”.
Nella Roma del ‘700 c’erano le statue parlanti: “Pasquino” e “Donna Lucrezia”, statue che servivano a sberlettare le persone pubbliche del tempo.
Ci sono pietre militari e stradali che indicano le vie, e nelle vie a volte troviamo altre pietre o lastre di marmo (sempre pietra è) addossate a edifici che ci ricordano persone, fatti, avvenimenti accaduti in quel luogo.
Queste lastre di marmo le chiamiamo “Lapidi”.
Cannobio ne ha diverse, alcune nel Borgo e altre sparse nel territorio; ci ricordano persone che hanno avuto con il territorio un legame di nascita o affettivo con il loro Paese, hanno contribuito con opere di beneficienza alla crescita di strutture; altre ricordano che hanno donato la loro vita per grandi ideali di Libertà.
Nel nostro cammino quotidiano per le vie del Borgo spesso non ci facciamo caso, oppure non sappiamo chi sono le persone con i loro nomi incisi nel marmo, e forse non ci si sofferma a leggere quel pezzo di pietra o lastra di marmo con l’epigrafe delle loro gesta.
In fondo quella lastra di marmo spesso rettangolare, immobile, infissa nei muri è una pietra che parla, ha la sua anima, è viva, è piena di storia che rimane perenne nella sua storia che è anche la nostra storia perché un popolo senza una storia non ha un futuro e viceversa non possiamo avere un futuro se non abbiamo una storia alle spalle.
Impariamo a conoscerle e a guardarle con rispetto come persone che fanno parte di Noi; con ammirazione ringraziamole perché senza la loro presenza e partecipazione forse non avremmo la nostra Storia del Nostro Borgo.

Lamosca

Lascia un commento