Congettura

I cestini di rose,
piccole cose ricamate
sul morbido velluto della poltroncina,
danno il loro quieto saluto.
La dorata struttura
nascer fa una strana congettura.

Le note del minuetto
delicatamente riempiono l’area intorno.
Il sommesso vociare
punteggiato da intrattenibili risatine
rapidamente perde gradi di seriosità.
Bevande e assaggi in quantità
soddisfano i palati esigenti
ed allentano la tensione dei presenti.

Il convivio rapidamente si trasforma.
Occhi fugaci e maliziosi
sanno raggiungere felpati la loro meta.
Tradizionali allusioni
di possibili paradisi spesso temporanei.
Qualche sorso di troppo
e, più diretti, si trasformano gli approcci.
Quanti sorrisi e sguardi rilucenti
brillano nella confusa sala
mentre la serata vola…

Un chiarore m’impressiona
nel rintocco della nuova ora:
si è esaurita la nottata!
Il letto è il mio così pure le mura.

Alla ricerca di aria pura nel calice inciampo.
La realtà prende campo. Del sogno che resta?
Solo un pulsante e continuo mal di testa.

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