Non è una novità.
Spacciarsi per tecnici Enel è pur sempre un modo per convincere più facilmente le persone ad aprirti la porta. E così l’altro giorno due falsi tecnici dell’ente dell’energia elettrica sono arrivati qui suonando i campanelli e annunciando di dover fare dei semplici controlli.
In mattinata a Cannobio e poi nella frazione di Traffiume, i due hanno girato parecchie abitazioni. Peccato che qualcuno si sia preso la briga di contattare direttamente Enel, sentendosi rispondere che sul territorio non erano stati inviati tecnici o alcuna altra figura di dipendente. E così è iniziato il tam tam per mettere in guardia i cittadini. C’è anche chi ha avvisato i carabinieri e chi ha addirittura scattato una foto. Altri falsi tecnici avevano girato anche in Valle Cannobina.
Il consiglio, insomma, è sempre quello di non aprire ad estranei e di informarsi quanto meno presso l’ente o l’azienda di riferimento.
Ho indagato sull’accaduto ed ho raccolto alcune preziosissime testimonianze.
La signora Ferrari della Valle Cannobina dichiara che quando è a casa ha sempre la porta aperta e le finestre pure, e che nessun falso tecnico ha mai cercato di entrare nella sua abitazione.
La signora Albertella di Cannobio quando ha saputo che i falsi tecnici hanno cercato di convincere la nipote a farli entrare in casa è andata subito a cercarli in tutti i bar di Cannobio e Traffiume.
La signora Grassi stava ancora ridendo a crepapelle mentre mi raccontava che quando si erano presentati a casa sua li aveva accolti così!
Non avendo armi in casa ho anche chiesto alle signore se potevano prestarmene una: non è accettabile che in un paese civile gli operatori passino a raccogliere il vetro alle 6 di mattina!
il detective
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni e luoghi sono frutto dell’immaginazione dell’autore e non sono da considerarsi reali. Qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.