Fino a qualche decennio fa, la medicina popolare era considerata una vera e propria “scienza dei poveri”.
Quando i medici erano una rarità, e molti dei medicinali di cui noi oggi disponiamo non erano ancora stati brevettati, la gente cercava di districarsi come meglio poteva nel mondo della medicina, curando piccole e grandi malattie con rimedi rudimentali ma spesso efficaci.
Le migliori terapie contro i malesseri le fornivano innanzitutto gli anziani, che erano a conoscenza dei molti rimedi della medicina popolare antica, tramandatisi di genitore in figlio nei secoli. Decenni fa molta importanza veniva attribuita in particolare alle piante ed al loro potere curativo; esse infatti sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose, le stesse che in molti casi vengono utilizzate per preparare i farmaci
tradizionali.
Visto i numerosi modi in cui si può impiegare la salvia, un’erba aromatica, ha proprio ragione il proverbio che dice “Chi ha la salvia nell’orto ha la salute nel corpo”.
Anche il basilico, che voi tutti conoscete bene, grazie alle proprietà benefiche contenute nelle sue foglie, è in grado di aiutare quando si fa fatica a digerire o in presenza di tosse e raffreddore.
Restando ai piccoli malanni di stagione, molti di voi, alle prese con una tosse fastidiosa, si saranno sentiti dire dalla mamma o dalla nonna: “Bevi il latte caldo con il miele, che ti passa”.
Questa abitudine è davvero utile, perché è stato dimostrato che il miele ha un’efficacia calmante sulla tosse.
Il miele presenta inoltre delle proprietà antinfammatorie che rendono la sua applicazione adatta in caso di punture di insetti, alleviando il prurito ed il rossore che da esse derivano.
Le erbe aromatiche venivano utilizzate dai nostri nonni in moltissime occasioni: i risciacqui con la salvia liberano dal mal di denti, una tisana di finocchio calma il mal di stomaco e aiuta la digestione, mentre annusare la cipolla farà anche piangere, ma soprattutto cura il raffreddore!