Veicoli stranieri

targhe straniere
targhe straniere

Nuove norme per guidare i veicoli stranieri.

Il decreto sicurezza approvato nel dicembre scorso, ha portato sostanziali modifiche anche in riferimento al codice stradale soprattutto la dove fa riferimento alla guida da parte degli italiani o semplicemente di residenti in Italia oltre i due mesi, di veicoli con targhe straniere.
In una regione come la nostra, dove la frontiera è a portata di mano ed i rapporti tranfrontalieri sono all’ordine del giorno, soprattutto in materia di lavoro, tale norma sta creando qualche preoccupazione.
Esistono delle deroghe ma queste non rientrano nell’ambito delle possibilità dei frontalieri italo-svizzeri che fino a ieri, spesse volte, hanno potuto utilizzare auto o furgoni aziendali per il rientro a casa. Il comodato d’uso di un veicolo con targa straniera a seguito di un rapporto di lavoro, con attestazione del documento a bordo, può essere concesso solo ad imprese presenti nello spazio economico europeo, spazio del quale la Confederazione Elvetica non fa parte.
La modifica della legge impone che chiunque risiede in Italia da più di 60 giorni non può guidare un mezzo immatricolato in uno stato estero.
I cittadini italiani iscritti all’AIRE non rientrano in questa casistica di doveri. Di fatto sono considerati quali residenti all’estero.
Non è permesso ad un residente in Italia nemmeno lo spostamento di un qualsiasi veicolo (a due, a quattro o a più ruote, biciclette comprese visto che sono veicoli in quanto obbligate al rispetto delle norme e della segnaletica stradale alla pari di tutti gli altri veicoli in circolazione) con targhe straniere anche per brevi tratte.
E’ in dotazione alle forze dell’ordine uno strumento in grado di leggere le targhe e verificare così se il mezzo in circolazione è in regola con il pagamento dell’assicurazione e della revisione.
Sono in vigore sanzioni pesanti per i trasgressori di queste norme. Il giornale -LA STAMPA- datato 8 febbraio scorso le sintetizzava con queste cifre: multa che va da 712 a 2.848 euro ridotte di un terzo se il pagamento avviene entro 5 giorni. A seguire la violazione prevede il ritiro della carta di circolazione fino a quando il veicolo non sarà immatricolato con targhe italiana o espatriato, questo se non si vuole vedere confiscato il mezzo.
Il limite massimo per evadere queste pratiche è di 180 giorni.
V. B.

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