Lo scherzo di Burba

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i racconti

Questo episodio è accaduto molti anni fa, ma quando vedo uno di questi animali maltrattati o denutriti che spesso la trasmissione tv Striscia la notizia ci porta a conoscenza mi piange veramente il cuore.
Burba è un titolo militaresco che significa pivello principiante e gli alpini lo identificano con Bocia, ma noi lo avevamo affibiato ad una giovane asinella che una vicina azienda agricola ci aveva lasciato per trainare il carretto dei rifiuti delle cucine, ma quasi subito si è optato per questo lavoro sostituendo l’animale con una veloce jeep.
Così Burba era rimasto disoccupato diventando per tutti la nostra mascotte e girava per la nostra base come una regina nel suo regno e spesso e volentieri si portava nei pressi delle cucine dove i cuochi le riservavano abbondanti scarti di verdura.
Poi per il resto del giorno e nei pomeriggi roventi si sdraiava sotto uno dei numerosi pini che abbondavano in quei lunghi viali.
Quella notte verso le 2 suona l’allarme al Corpo di guardia dalla guardiola del deposito carburanti, mi riprendo dal torpore che mi ero momentaneamente abbandonato e sveglio 2 guardie che dormivano soporitamente, poi tra mille accidenti tirati da questi ci incamminiamo armati fino ai denti verso questo grande deposito, arrivati là e pronunciata la frase che ci identificava, chiedo alla guardia in servizio cosa succede.
Questo ragazzo è quasi muto dal terrore che gli si legge in faccia, poi mi dice che sente dei rumori sospetti e quando pronuncia la consueta frase i rumori cessano per riprendere dopo pochi minuti.
Così armi in pugno giro l’angolo e vedo Burba che fa uno spuntino notturno con una siepe, non so dire che arbusto si trattava.
Credo che quando la guardia parlava smetteva di brucare per poi riprendere il suo spuntino fuori orario!
M.A.

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