Fino a qualche decennio fa, la medicina popolare era considerata una vera e propria “scienza dei poveri”.
Quando i medici erano una rarità, e molti dei medicinali di cui noi oggi disponiamo non erano ancora stati brevettati, la gente cercava di districarsi come meglio poteva nel mondo della medicina, curando piccole e grandi malattie con rimedi rudimentali ma spesso efficaci.
Le migliori terapie contro i malesseri le fornivano innanzitutto gli anziani, che erano a conoscenza dei molti rimedi della medicina popolare antica, tramandatisi di genitore in figlio nei secoli.
Vediamone alcuni:
- una carota dentro la pentola del cavolfiore per neutralizzarne l’odore sgradevole;
- lavare con il latte caldo il capo macchiato di muffa e farlo asciugare al sole;
- 10 minuti il sapone di marsiglia o quello per i piatti su una macchia d’olio e poi il lavaggio normale;
- acqua e ammoniaca per le macchie gialle di sudore sul cotone;
- il costume o il vestitino bianco dell’estate hanno tirato fuori strane macchie rosa? Dipende dai coloranti presenti nei solari e la candeggina anziché rimuoverli li fa emergere. Per eliminarli, lavare con l’acetone diluito con l’acqua;
- una vecchia federa piena di sale grosso caldo per i dolori alla schiena o al collo;
- stitichezza? Al mattino un bicchiere d’acqua con qualche goccia d’olio, a digiuno;
- del ponce fatto con una buona vernaccia o del vino caldo per il raffreddore;
- il dentifricio sul brufolino;
- mela e tuorlo d’ uovo frullati come maschera antirughe;
- una miscela di fondi del caffè ed olio per la cellulite;
- per i capelli sciupati 1/2 vasetto grande di yogurt bianco (125 gr.), 1 tuorlo d’uovo ed 1 cucchiaino di miele;
- l’acqua della pasta si sala solo a bollitura, altrimenti tarderà a bollire;
- grumi alla besciamella: aggiungere il sale al burro fuso e solo dopo mettere la farina;
- pane e pizza lievitano meglio in ciotole di legno, anziché di plastica;
- per il brodo di carne, immergere la carne quando l’acqua è ancora fredda, così rilascerà i suoi succhi già durante le prime fasi della cottura e avrete un brodo saporitissimo;
- l’uovo del polpettone scivola via quando lo si tagli? Infarinalo e poi avvolgi con la carne.
- impanare le cotolette: se un uovo non basta e due sono troppi, aggiungere un goccio di latte e l’impanatura sarà più saporita;
- pelare le patate facilmente: dopo la cottura passarle in acqua fredda oppure tagliarle a metà ancora calde e metterle nello schiacciapatate con la buccia;
- per staccare la torta dalla teglia, mettete quest’ultima su un panno umido per 2 minuti e poi riprovare.