Falmenta digitale

falmenta valle cannobina 5g
falmenta valle cannobina 5g

Sarà potenziata anche a Falmenta l’autostrada digitale portandola da 4G a 5G?
Un argomento che è arrivato sul tavolo del consiglio del comune di Valle Cannobina a fine luglio, la dove, all’unanimità, tutti i consiglieri presenti hanno deciso di non decidere, in attesa di risultati scientifici più approfonditi in merito ad eventuali rischi che potrebbe avere (o non avere) la popolazione.
Sono 120 i piccoli paesi di montagna che entro il 2022 presumibilmente saranno serviti dal 5G, fra questi anche Falmenta oggi parte integrante del comune di Valle Cannobina.
Nella lista dei prescelti da Telecom Italia Mobile Vodafone nella provincia del V.C.O. per fare arrivare l’internet super veloce, ci sono anche Premia e Druogno.
Una nuova tecnologia che però fa già discutere le amministrazioni locali, dividendole fra favorevole e contrarie.
Da molti il 5G è auspicato ed atteso. Altri invece si pongono interrogativi sulla salute in quanto non esistono evidenze scientifiche che escludono rischi, o non rischi, per le persone.
Al momento, dalle ricerche fatte, pare che non vi sia alcun pericolo.
E’ questa un’autostrada digitale che attraverso investimenti tecnologici su cui far scorrere lo sviluppo futuro, per una volta viene offerta anche a coloro che abitano in montagna e non solo in città.
In Piemonte sono trentina i paesi scelti. Uncem e Anci regionali sono perfettamente d’accordo all’istallazione del 5G, non si è allineata a tale visione l’associazione dei piccoli comuni.

“Abbiamo ricevuto una lettera dall’associazione – ci dice il sindaco di Valle Cannobina, Luigi Milani – con cui ci chiedevano di non aderire a questa innovativa proposta di progetto. Il nostro consiglio comunale di fine luglio scorso ha votato solo la sospensione della procedura. Personalmente la vedo come un’occasione per garantire ulteriori servizi alle popolazioni di montagna ma in paese vi è molto dibattito ed abbiamo preferito soprassedere ed attendere un riscontro scientifico che abbiamo chiesto all’Arpa il quale ci consentirà di assumere decisioni informate a dovere e di fare scelte consapevoli”.
V. B.

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