Ricordi di un portalettere

maura malagni racconti
maura malagni racconti

La neve scende lenta ma ha già ammantato con la sua coltre bianca: tetti, alberi, prati e strade. Stamattina sono partito da casa ben equipaggiato per affrontare la salita che porta a Crealla.
La corrispondenza, i giornali, raccomandate devono essere consegnate e l’unica strada è la mulattiera con gli innumerevoli scalini che si inerpica in mezzo al bosco.
Borsa a tracolla e inizio la salita.
Tutto attorno è silenzio, sento soltanto lo scrocchiare degli scarponi che sprofondano nella neve soffice.
Ad un tratto uno scoiattolo attraversa la strada velocemente e si arrampica su un albero, unico essere vivente in quel paesaggio silente. Mi fermo un attimo per riprendere fiato e proseguo, ho ancora molta strada prima di arrivare al paesino. Ogni tanto un tonfo prodotto dalla neve che cade da un ramo scosso da un uccellino in cerca di cibo.
Oggi nessuno scende con il gerlo a Ponte Falmenta a far spesa, i pochi abitanti se ne stanno in casa accanto al camino acceso o si preparano il caffè sulla stufa a legna.
Durante la bella stagione oltre alle persone a volte mi ha attraversato la strada anche una viperetta o un serpentello facendomi sobbalzare. Li ho lasciati passare e poi via di corsa!
Ma ecco che il bosco si dirada, ci sono quasi, attorno sempre più la neve nasconde e ammorbidisce, come uno strato di panna montata sopra una torta.
Sono arrivato, tolgo dalla borsa la prima lettera e busso alla porta di casa. Una signora anziana mi apre e nel suo dialetto mi fa entrare in casa e mi offre una bella tazza di caffè fumante! Scambiamo quattro chiacchiere e mi ringrazia per averle portato la lettera nonostante la neve. Continuo il recapito e in ogni casa mi offrono qualcosa persino un bel piatto di “polenta e coniglio”!
Ma è ora di ritornare.
La neve ha smesso di cadere e un piccolo raggio di sole squarcia le nuvole.
La discesa sarà forse più veloce, saltando nella neve morbida, anche se cado nel manto nevoso non mi farò male.
La giornata prosegue, dovrò portare la posta anche ad altre persone in altri paesini.
E’ sempre un piacere rallegrare queste persone che vivono in questi paesini abbarbicati sulla montagna.
Mi hanno soprannominato “il postino che sorride” e ancor oggi si ricordano di me e mi mandano i saluti quando incontrano mia mamma!
Malagni Maura

maura malagni pittura
Uno sguardo nel passato
Olio su tela 30×40
Malagni Maura

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