Strada valle Cannobina

strada valle cannobina
strada valle cannobina

E’ dalla primavera del 2019 che chi percorre la strada provinciale n.75 della valle Cannobina, si attende di trovare l’apertura di un cantiere finalizzato al ripristino della sua asfaltatura, oggi assai precaria specie nel tratto che va dalla località di Nivetta all’incrocio per l’Orrido di Sant’Anna, là dove inizia il tratto di competenza del comune di Cannobio.
La segnaletica di inizio lavori è ormai esposta da quasi un anno, ma di lavori nemmeno l’ombra.
I soldi per tale intervento erano stati stanziati dalla regione Piemonte, (vicepresidente Aldo Reschigna) alla provincia del V.C.O., quantificati in poco più di 670 mila euro.
Aldo Reschigna, a suo tempo aveva annunciato che la strada in questione (prov. N.75) era stata passata di competenza ANAS, ma prima che l’ANAS ponga la sua operatività bisognava (bisogna) spendere il contributo regionale fatto a favore della provincia del V.C.O.
“La provincia del V.C.O. – ci dice il sindaco di Valle Cannobina, Luigi Milani – da me più volte interpellata, aveva accennato che i lavori presumibilmente potevano essere iniziati entro il mese di luglio 2019. In seguito, riannunciate a fine agosto”.
Effettivamente, stando alla nuova segnaletica triangolare a sfondo giallo, indicante dossi e lavori in corso, posizionata già da tanti mesi lungo la provinciale n.75 della valle Cannobina, sembrava fare intendere a chi la percorre giornalmente, un immediato inizio lavori.
Invece, a quanto ci dice il sindaco di Valle Cannobina, Luigi Milani, questo inizio lavori dovrà ancora attendere.
Rino Porrini, vicepresidente della provincia del V.C.O., dopo le dirompenti proteste di chi era obbligato a percorrere la provinciale n. 75 della valle Cannobina, a seguito dell’ennesima interruzione della statale 337 della valle Vigezzo, proteste dovute alla disastrosa manutenzione di questa arteria, aveva dichiarato alla -La Stampa – che la provincia non dimentica nessuno e che a marzo, temperature permettendo, partiranno i lavori di asfaltatura aggiungendo che sono stati destinati 400.000 euro. Leggendo queste cifre abbiamo risentito per l’ennesima volta il sindaco di Valle Cannobina, Luigi Milani, chiedendo se sono in aggiunta a quelli già stanziati a suo tempo della regione Piemonte. Ci ha risposto che i soldi sono sempre gli stessi, vale a dire quelli di derivazione regionale, ed alla valle Cannobina spetta una spesa di oltre 600.000 euro.
Con la primavera (forse) dovrebbero finalmente iniziare i lavori di asfaltatura e manutenzione dei tratti più disagiati.

gurro valle cannobina
ponte gurro valle cannobina

Nel frattempo, il transito è sempre più difficoltoso, lo testimoniano in primo luogo le innumerevoli buche presenti sull’asfalto, le cunette sono ormai inesistenti in quanto piene di detriti che provocano l’impossibilità di uno scolo delle acque omogeneo e la vegetazione presente ai bordi, restringe la visibilità di una strada già non molto larga. La pericolosità giunge anche dall’alto, la dove i versanti hanno piante sporgenti a dismisura, per fortuna che non nevica più come un tempo. Il consiglio dell’Unione dei Comuni del lago Maggiore, attraverso lettera protocollata fatta avere ad una decina di enti interessati, aveva fatto seguire le sue preoccupazioni e quelle di tutto il consiglio già lo scorso anno.
L’arteria di cui stiamo parlando è un’importante asse viario di collegamento tra due strade di confine nazionali con innesto a Cannobio alla S.S. n.34 del lago Maggiore (5km dal confine di Piaggio Valmara) per terminare a Malesco (km25,530) collegandosi alla S.S. n.337 della valle Vigezzo a 11km dal confine di Ponte Ribellasca.
Strada vigezzina n.337 già interrotta più volte causa frane, dove, purtroppo, non sono mancate anche le vittime. Strada provinciale n.75 della valle Cannobina divenuta, a causa di quelle drammatiche circostanze, ed a seguire, dell’ultima frana nel mese di dicembre 2019, sulla statale della valle Vigezzo, l’unico itinerario carrabile alternativo utilizzato giornalmente da 1.500 frontalieri vigezzini e ossolani che andavano ad aggiungersi al traffico locale Cannobino ed a quello turistico.

Le proteste per i mancati interventi sulle strade Cannobine e Vigezzine, stanno raggiungendo limiti molto alti. Finanziamenti di milioni sempre annunciati e anche stanziati, non ancora spesi. Intanto la sicurezza per chi li percorre viene sempre meno.
I frontalieri del V.C.O., allo scopo di richiamare, per l’ennesima volta, l’attenzione della politica, delle istituzioni e dell’ANAS, sui gravissimi problemi che hanno le strade, soprattutto la statale 34 del lago Maggiore e la statale 337 della valle Vigezzo, sabato 18 gennaio, a Domodossola, hanno iniziato una raccolta di firme. Moduli e gazebo saranno presenti in tutti i comuni della nostra provincia.
Recentemente sono stati confermati i 70 milioni di investimenti per la statale 337 della valle Vigezzo, 10 per il consolidamento dei versati e 60 per l’ammodernamento della strada attraverso la creazione di due nuove gallerie e 10 viadotti. L’annuncio a Santa Maria Maggiore a metà mese di febbraio in risposta alle domande dei frontalieri che chiedevono modi e tempi di intervento. Il prefetto del V.C.O., Ignazio Oliva, presente all’incontro, ha garantito il suo impegno a lavorare per coordinare un programma complessivo che eviti “sovrapposizioni”, ovvero che mentre si lavora sulla statale 337 si facciano altre opere lungo le strade della viabilità alternativa. Chiaro il riferimento in primis alla strada della valle Cannobina.
Valerio Bergamaschi

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