Il canto delle valli

il canto delle valli
il canto delle valli

Ultimo libro di Valerio Bergamaschi

Una trentina di racconti, corredati da altrettante fotografie, il tutto racchiuso in 200 pagine.
Questo quanto contiene l’ultimo libro scritto da Bergamaschi Valerio.
Racconti di ragazzi che maturano con i gesti dell’onesto lavoro, di uomini armati contro uomini armati, di donne che popolavano gli alpeggi nei periodi estivi, lavorando e cantando.
Racconti di fatti passati alla ribalta della cronaca nazionale come quella di don Cammillo e Peppone di Gurro.

il canto delle valli
il canto delle valli

Poi racconti di fede, di una Madonna che allatta il suo Bambino, il tanto camminare per ricevere le Sue grazie, il travaglio nel riconoscere miracoloso quel sangue che gli è sceso sulla fronte.

Tante pagine legate all’emigrazione locale, ai sacrifici di chi partiva al sciogliersi delle nevi e faceva ritorno a Natale, ai tanti bistrattati frontalieri o Cingali o Macheronè. Uomini e donne italiane. Tanti di loro non fecero mai più ritorno a casa.
Di questo fenomeno, in un bellissimo capitolo ne parla meravigliosamente anche Erminio Ferrari.

“Cristo si è fermato a Ponte Casletto” scrive Teresio Valsesia, chiudendo questo libro.

Ma ha ancora senso ricordare un mondo che non c’è più?
Seppure un mondo appena passato. Era solo ieri…
Ha ancora un significato quel mondo ormai scomparso?
Quel tempo non serve per vivere, altre cose lo hanno sostituito, ma serve ricordarlo sempre, per vivere meglio i nostri giorni.

“Oggi i nostri giovani non sanno più potare un albero da frutto –scrive Paolo Crosa Lenz- o legare un tralcio di vite con un ramoscello di salice, non usano falce e roncola, nè conoscono l’odore del letame…”

Un libro che potete trovare nei luoghi pubblici di Ponte Falmenta, Circolo di Falmenta, Alimentari Dresti di Gurro, Circolo di Traffiume, Circolo Acli di Cannobio.

Immagine ingrandita

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