Comune di Cannobio

comune cannobio
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Comune di Cannobio
Alle tante richieste del perché a Cannobio non vengono distribuite gratuitamente le mascherine da parte del comune, (come avviene in altri paesi) l’amministrazione comunale risponde che ha preferito fare scelte diverse, meglio indirizzate a chi ha più bisogno di aiuti alimentari.
Il sindaco Gianmaria Minazzi ha informato che una mascherina per abitante ha un costo pari a 10.000 euro. La loro durata d’uso, anche se lavabile, non supera una settimana. Di questi diecimila euro invece di spenderli per mascherine dal costo di due euro circa, di cui molte persone possono acquistarle personalmente, è stata fatta la scelta di indirizzarli a favore della distribuzione di generi alimentari alle persone o famiglie bisognose, in aggiunta della contribuzione Statale.
Nel periodo pasquale le persone raggiunte dalla San Vincenzo che in collaborazione del comune di Cannobio, distribuisce generi di prima necessità erano 175, circa una novantina di nuclei abitativi.

comune cannobio
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Sempre per quanto riguarda la questione “mascherine”, in questo caso distribuite dalla regione Piemonte ai comuni attraverso la Protezione Civile, a Cannobio fino alla settimana dopo Pasqua ne erano arrivate 175 –ha comunicato il sindaco-. Queste sono state distribuite al personale comunale, alle associazioni che operano in stretto contatto con il pubblico ed inserite in alcuni pacchi spesa per persone in difficoltà.
Dei 5 milioni di mascherine regionali annunciate, prima di essere a disposizione della gente, si leggeva sulla La Stampa di metà aprile, (ovviamente sintetizzo) occorrevano i tempi tecnici del bando e della fabbricazione in quanto il costo complessivo si aggira attorno ai sei milioni di euro. Come spesso accade gli annunci anticipano i fatti e le aspettative della gente sono lì a venire, meglio sarebbe il contrario.
Altra decisione importante fatta dall’amministrazione comunale, quella di azzerare il pagamento del plateatico a bar, ristoranti, alberghi per i primi sei mesi di quest’anno.
Inoltre, per quanto riguardo i posti banchi del mercato, questi non pagheranno nulla per tutte le domeniche in cui a Cannobio non vi è stato mercato, comprese le domeniche del primo e dell’otto marzo dove un po’ di banchi erano presenti ma la clientela, con già in vigore i divieti di spostamento, era assai scarsa.
A data da destinarsi, a palazzo Carmine, sono allo studio altre forme di sostegno economico per aziende, commerci, artigianato e singoli cittadini.

V. B.

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