Sezione Alpini di Intra

alpini intra gurro
Consegna attestato ad Amedeo Bergamaschi per i suoi 20 anni da presidente dell’associazione Gruppo Alpini Gurro

Cento anni della Sezione Alpini di Intra

Gli Alpini della valle Cannobina sempre con loro.
Fra i 44 gruppi alpini che compongono la sezione degli Alpini di Intra, nata il 28 marzo 1920, da sempre fanno parte anche i vari gruppi che in questo secolo di storia sono sorti e sono presenti in valle Cannobina.
Attualmente sono sei i gruppi esistenti, rappresentativi di Gurro, Traffiume, Cavaglio San Donnino, Sant’Agata, Falmenta-Crealla e Cannobio.
La storia ci dice che negli anni della metà del secolo scorso i gruppi erano ben otto, in quanto a Crealla e a Falmenta vi erano due gruppi autonomi, e Cursolo-Orasso che aveva il proprio gruppo, questo grazie all’intraprendenza di don Angelo Villa parroco a della parrocchia di Cursolo per 5 anni (1955/1960) cappellano militare.
In quel periodo in Piazza Municipale è stato voluto anche un monumento dedicato agli alpini.

alpini intra gurro
Amedeo Bergamaschi Umberto Bergamaschi Silvano Dresti

Consegna attestato ad Amedeo Bergamaschi per i suoi 20 anni da presidente dell’associazione Gruppo Alpini Gurro.
Gurro 5/6/7 agosto 2005: 50° anniversario della fondazione del Gruppo Alpini Gurro.

Gurro

Il 2020 è l’anno del Sessantacinquesimo di fondazione.
Era il 1955 quando, dopo il chetarsi dei terribili anni di guerra, ed il susseguirsi della naia dei giovani gurresi che andavano soprattutto ad infoltire le caserme degli alpini in particolare quella di Aosta, la Testafuochi, artiglieria alpina piemontese, ben 34 alpini decidono di fondare il gruppo paesano – sezione Intra. Eletto quale primo presidente Alessio Bergamaschi, artigliere alpino con alle spalle vissuti di militare alpino e purtroppo anche anni di guerra.
A seguire, a guidare il gruppo in prima fila Amedeo Bergamaschi, presidente per oltre venti anni. Sotto la sua direzione a Gurro si è vissuto forse la più toccante e significativa giornata che gli alpini potevano mai aspettarsi.
Sentimenti indescrivibili in quanto contrastanti e singolarmente unici quelli provati nel giugno del 1963 quando arrivarono a Gurro le spoglie mortali di Battista Bergamaschi, alpino caduto sul fronte greco-albanese, sepolto nel piccolo cimitero del paese. In quell’occasione sono state celebrate solenni funerali.
Inizio anni Ottanta, dopo aver fatto il servizio militare, torna a casa Dresti Silvano, sottotenente del brg. Morbegno, il quale spronato da amici e giovani alpini si pone alla testa del gruppo dandogli nuova linfa ed entusiasmo che contagia positivamente anche molti giovani che hanno passato i mesi della ferma militare fra gli alpini.
Una stagione durata 15 anni in cui il gruppo si è fatto conoscere ed apprezzare anche fuori dagli stretti confini cannobini.
Partecipazione all’adunanza nazionale a Roma ed a molte altre tenutesi nei vari centri italiani. Addirittura, una squadra di calcio degli alpini di Gurro vince il torneo sezionale “Giovanni Porta” tenutosi a Verbania nel 1987.
Poi le escursioni sulle creste locali per raggiungere i vari appuntamenti con gli altri gruppi degli alpini che sulle nostre montagne ormai si ripetono da quando le armi hanno cessato di essere usate per ammazzare la gente: 25 aprile 1945.
Passaggio di consegne: nel 1995, Umberto Bergamaschi prende il posto del Silvano caratterizzando 19 anni di presidenza in importanti lavori messi in opera, quale il recupero della cappella di Maria Addolorata all’alpe Piazza o la posa del monumento ai Caduti. Segni che rimarranno indelebili per molti secoli ancora.
Non vanno dimenticati gli impegni verso la sentieristica del territorio con la determinante collaborazione del gruppo degli Amici di Gurro anch’essi sempre in prima fila ad arrotolarsi le maniche quando vi è da lavorare a favore della comunità gurrese.
Giornata di festa che ha lasciato uno storico segno a Gurro, quella datata 29 luglio 1999 quando la 117 tappa del Camminaitalia fa sosta in paese, a seguire la festa del 50° di fondazione nel 2005, sottolineata dalla costruzione della fontana e del piazzale dell’Alpino davanti al cimitero ed il rifacimento dell’intonaco del muro perimetrale del camposanto.
2014: Umberto, capogruppo-lavoratore, richiama Silvano e gli cede il posto, pronto ad organizzare un programma degno di un compleanno che si ripeterà (nel 2020) per la sessantacinquesima volta.
La festa era prevista per domenica sette giugno in occasione dell’undicesimo raduno dei gruppi di Cannobiesi e valligiani Cannobini, e rimandata a data ancora da definire.

Traffiume

E’ estremamente difficile risalire alla nascita dell’associazione Alpini di Traffiume in quanto non esistono negli archivi documenti ufficiali.
Di certo un primo gruppo era presente in questo paese all’inizio degli anni Trenta.
Poi l’evento della Seconda Guerra mondiale ha di fatto sciolto l’associazione.
Di certo si sa la data della sua rifondazione, risale al 1960. Gli iscritti erano oltre cinquanta. Quale presidente di questo nuovo corso veniva eletto Luini Marino.
Ogni anno, a gennaio, era festa grande presso il Circolo Operaio in occasione del loro raduno con cena e ballo. Oggi l’associazione conta tredici iscritti. Di recente, grazie alla concessione ad uso gratuito da parte del comune, dello stabile dell’ex asilo di questa frazione, gli alpini hanno a disposizione una bella sede usata, gestita ed organizzata in comunione con il gruppo alpini di Cannobio.
In tutti questi anni sono state molteplice le attività svolte, fra le più significative, il rifacimento del Viale delle Rimembranze.
Il loro gagliardetto è sempre stato presente nelle adunate locali e nazionali e non sono mancate offerte ad enti ed istituzioni benefiche.
Quale presidente, da quest’anno, è stato designato Antonio Odelli detto Bego che succede a Giampiero Bigotta che ha guidato il gruppo per molti anni.

Cavaglio San Donnino

E’ questo il gruppo Alpini più giovane presente in valle Cannobina. L’associazione si è formata nel mese di giugno del 1989.
Oggi conta 14 iscritti e ne è capogruppo il signor Giuseppe Galantucci.
In occasione dell’anniversario del trentesimo anno di fondazione, avvenuto lo scorso anno, vi è stata grande festa in paese con la partecipazione di molti gruppi di zona.
Nella lunga storia degli alpini, prima del 1989, mai in questa località, a differenza degli altri paesi valligiani, è stato presente un gruppo alpini.
Il fatto è stato reso possibile grazie a quattro alpini fondatori: Mazzucchelli Fiorenzo, Ferrari Sandro, Porta Gino e Minoletti Giulio che hanno ardentemente voluto un gruppo autonomo a Cavaglio San Donnino.
Minoletti Giulio, scomparso ancor giovane diversi anni fa, per molti anni è stato anche capogruppo.

Sant’Agata

Questa frazione di Cannobio, posta a picco sul capoluogo, 12 anni fa, grazie all’intraprendenza di Franco Bonodio, persona giovane, è stato costituito il locale gruppo Alpini.
“In questi anni -ci fa sapere Bonodio- è stato molto il lavoro fatto a favore della frazione, tanto svago e iniziative, poche feste, abbiamo ottenuto dei bei risultati, anche critiche. Di tanto in tanto siamo stati confrontati anche con dei bei problemi. In poche parole: ne abbiamo passate tante. Non sempre il volontariato, a volte, è pienamente condiviso. Lassù comunque vi è sempre qualcuno che ci guarda, ci guida e ci protegge. Amici, parenti che hanno visto nascere il gruppo di Sant’Agata e sono andati avanti. Tante le aspettative che ci eravamo proposti al momento della fondazione del nostro gruppo Alpini, nonostante i preparativi siano stati frettolosi per farlo nascere. Due anni fa in occasione del nostro decennale abbiamo posizionato la prima stella sui nostri cappelli.”
La storia ci racconta che nel periodo fra le due guerre a Sant’Agata esisteva un gruppo alpini. La sede era il circolo locale dove ancora si possono vedere foto d’epoca. Nel dopoguerra gli alpini di Sant’Agata hanno fatto gruppo unico con Cannobio.
L’attuale gruppo è formato da 20 alpini, la scintilla che l’ha fatto nascere è stato l’evento del rifacimento del parco ai Caduti, da lì, sono venuti avanti altri interventi a favore della frazione come il recupero del lavatoio comunale, il parco giochi per bambini.

Falmenta – Crealla

Il gruppo alpini compie quest’anno i 35 anni di nascita ci informa il capogruppo Silvano Ferrari.
E’ questo il tempo di percorso fatto assieme fra i due villaggi. Prima vi erano due gruppi ben distinti, ognuno per paese, ciascuno con il proprio gagliardetto di identificazione.
Poi dopo un periodo di crisi dovuta soprattutto allo spopolamento dei paesi ed alla venuta meno per diversi giovani dell’attaccamento al cappello, ecco la ricostituzione di un unico gruppo sempre attivo a favore della montagna e sempre pronto alle chiamate di aiuto.

Cannobio

La data in cui nasce il gruppo alpini di Cannobio risale al 1924. Una ventina di alpini reduci dalla Grande Guerra e principalmente arruolati nel Battaglione Intra, presente sul territorio.
Da quella data la partecipazione quale associazione d’arma con il proprio gagliardetto, alle tante manifestazioni succedutisi, non è mai mancata, siano state queste cerimonio locali o raduni nazionali ANA.
Da oltre dieci anni, in collaborazione con gli altri gruppi valligiani cannobini, opera direttamente come ANA a supporto di diverse associazioni per la raccolta di fondi a scopi benefici e organizza l’annuale raduno dei vari gruppi locali.
Lo scorso anno alcuni atleti del gruppo si sono ben distinti al campionato nazionale ANA di corsa in montagna tenutosi ad ottobre a Verbania-Madonna di Campagna. Trattasi di Leonardo Albertella, Marco Minoletti, Fabio Cappelletti secondo assoluto di categoria e Daniela Bergamaschi, sedicesimo posto assoluto in una classifica unica uomini e donne.
Capogruppo del gruppo cannobiese è Gianfranco Acciaioli il quale, sottolineando l’importanza di avere avuto finalmente una sede definitiva a Traffiume, concessa ad uso gratuito dal comune, inaugurata con una toccante cerimonia il 21 dicembre 2019, auspica che questa diventi punto d’incontro per tutti gli alpini della zona.
A termine di questa escursione fra i vari gruppi alpini Cannobiesi e valligiani, vogliamo ricordare che il mito degli Alpini risale al 16 giugno del 1915, giorno in cui il terzo Reggimento espugnava la vetta del Monte Nero, vetta strategica per gli austriaci, questo pochi mesi dopo l’inizio della Prima Guerra mondiale datato 24 maggio 1915. L’Associazione Nazionale Alpini è stata costituita nel 1919.

Valerio Bergamaschi

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