Riflessioni di mezzo inverno

riflessioni territorio
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Riflessioni (amministrative) di mezzo inverno.
Nella mia vita sono stato un buon camminatore, ho percorso in lungo e in largo il nostro territorio e posso dire di conoscerlo bene e di apprezzarne la peculiarità e la bellezza. Mi è quindi venuto in mente di offrire qualche spunto di riflessione a chi sarà il nuovo sindaco di Cannobio. Una premessa necessaria a queste considerazioni é che, a mio parere, un sindaco dovrebbe avere la vista lunga e promuovere interventi che superino il corto respiro di un mandato, allo scopo di gestire al meglio il territorio e le risorse locali anche per le generazioni future, e questo anche a costo di mettere in secondo piano la pur legittima ambizione politica.

Ma arriviamo al sodo: una priorità impellente é ovviamente la messa in sicurezza della SS34 e il nuovo primo cittadino dovrebbe continuare il pressing sulle autorità competenti affinché ciò avvenga in tempi ragionevoli, come ha giustamente fatto il sindaco uscente. Strettamente connessa alla viabilità generale ci sarebbe inoltre un intervento relativamente poco costoso: si tratterebbe di realizzare un collegamento stradale tra Cannobio e Viggiona opportunamente dimensionato all’orografia. Dalla località Amore ai Mulini la strada é già carrozzabile, si tratterebbe quindi di realizzare circa 1 km di strada sfruttando la larga mulattiera esistente. Questo intervento avrebbe il pregio di costituire un bretella di comunicazioone oltremodo preziosa in caso di altre frane sulla SS34 che, interventi o meno, nessuno può completamente escludere per il futuro e costituirebbe anche un mezzo per la valorizzazione del territorio e non solo dal punto di vista turistico.
A questo proposito sarebbe finalmente ora che si distogliessero gli occhi dal lago e ci si accorgesse del vasto territorio montano che sta alle spalle del paese. Per esempio sarebbe anche interessante se, sfruttando il collegamento Cannobio-Viggiona, si iniziasse a costruire, magari a lotti, una pista gippabile tra la zona dell’Acqua Minerale e i Pianoni che sono più o meno alla stessa altezza. Difficoltà di un certo impegno si troverebbero, penso, praticamente solo nell’attraversamento della Val Durala, ma così si realizzerebbe un anello a media quota… Molto probabilmente un intervento di questo tipo unito al recupero della bellissima zona del laghetto favorirebbe un allungamento della stagione turistica visto il nutrito numero di persone che si inerpicano in quasi tutte le stagioni sui pochi sentieri agibili a disposizione. E non sarebbe impossibile che la nuova situazione possa favorire anche la nascita di strutture ricettive in quota. Inoltre viviamo tempi di crisi e tuttavia continuiamo ad abbandonare alla forza cieca e distruttiva della natura un patrimonio boschivo che andrebbe invece sfruttato e valorizzato. Nel vicino Canton Ticino, per esempio, da molti anni si è recuperata sia la cultura sia la coltura del castagno che fornisce non solo i frutti (si parla di molte decine di tonnellate) ma anche, in dipendenza del sistema colturale, di pregiato legname d’opera.
Poiché il clima e il territorio sono gli stessi perchè mai dovremmo lasciar fare solo a loro le cose intelligenti?
Sarebbe poi importante che si smettesse di sprecare il poco territorio rimasto in piano per nuove costruzioni e si pensasse invece al recupero delle numerose abitazioni vuote nelle frazioni montane. Per esempio si potrebbero ridurre o addirittura abolire, per qualche tempo, le imposte comunali a tutti quelli che decidessero di stabilirsi nelle frazioni montane del comune magari riattando qualche vecchia casa. Sarebbe un sistema per ripopolare i borghi montani che porterebbe poi con sé una maggiore cura e controllo del territorio, condizione necessaria alla prevenzione di smottamenti, frane e quant’altro.
Un’ultima considerazione: i lavori nel centro di Cannobio hanno imposto una modifica della circolazione nella piana di Traffiume che si é rivelata molto più razionale della precedente, per cui si potrebbe pensare di mantenerla creando di fatto anche una circonvallazione del centro paese. Avendo avuto qualche esperienza amministrativa sono conscio di quanto ogni intervento sul territorio che sia del tipo di quelli da me suggeriti e altro siano impegnativi e complessi, per questo auguro sinceramente buon lavoro e buona fortuna a chiunque siederà sulla poltrona di Palazzo Carmine.
Georges Maestroni

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