La storia dimenticata (3)

Strada valle cannobina
Strada valle cannobina

La storia dimenticata della strada della Valle Cannobina (3° parte)

La Valle Cannobina era congiunta per metà da una strada carreggiabile ed a questo punto per consentire una buona manutenzione della strada vengono nominati i due primi cantonieri con domicilio a Socraggiolo e a Lunecco.
Il Consorzio Cannobino sembrerebbe pronto ad avanzare con i propri lavori, ma a causa dell’improvvisa morte dell’ingegnere Rattazzini e la penuria di mezzi finanziari, si sospende momentaneamente l’opera, attendendo di raccogliere il necessario per gli appalti dei quattro tronchi restanti di strada.
All’ingegnere Rinaldo Rattazzini di Luino subentrerà ben presto l’ingegnere intrese Vittore Caramora che, proprietario della Villa Caramora a Intra, sede odierna del centro auxologico, modificherà e preparerà nuovi piani progettuali per i tratti mancanti di carreggiabile fino al termine della strada posta al ponte di Creves, confine tra le comunità di Valle Cannobina e le comunità di Valle Vigezzo.
Otto chilometri circa erano stati costruiti in poco meno di sei anni, mancavano quindici chilometri e la gente dei paesi della Valle sperava ardentemente che la strada proseguisse verso Finero così da poter generare nuovi traffici e commerci tra la Valle Vigezzo e il Lago Maggiore. Nuovi disegni erano stati redatti da Caramora (28.05.1862) per il tratto Ponte Falmenta-Ponte Gurro e lentamente si procedette con la costruzione dei ponti sotto Spoccia, Falmenta per giungere sotto Orasso nella primavera del 1867.
Nel frattempo il ponte di Falmenta cadeva per ben due volte: prima nel 1863, poi ancora una volta nel 1867.1
Gli impresari Ferrandini, Pavesi e Lotti non avevano seguito i disegni dell’ingegnere Caramora, oltre ad aver dato l’incarico della costruzione del ponte di Falmenta in subappalto, cosa non contemplata nei capitolati d’appalto.2

Ne nacque una disputa giudiziaria e una nuova sospensione dei lavori a solo danno della comunità cannobina. I venditori di legname (Reschigna Antonio, Pugnetti Carlo), stanchi di veder interdetta ai loro carici di legna, due volte in cinque anni, la via attraverso il Ponte di Falmenta, decisero allora di attivarsi personalmente con il Consorzio offrendo 3500 Lire affinché finalmente venisse costruito un attraversamento solido sul torrente. In breve venne ricostruito il ponte di Falmenta, poi rettificato nel 1876, e si procedette a continuare le opere dell’impegnativo 7° tronco di strada tra Ponte Gurro e Orasso con suoi tornanti.3
Qui inaspettatamente si inserì una nuova discussione: quale tracciato sarebbe stato il migliore da seguire? Due le proposte: procedere sul fondovalle e, arrivati nella valle prospicente l’abitato di Gurro, in località bosco Sambartina, risalire la sponda sinistra del torrente Cannobino attraverso alcuni tornanti in località Savargò e portarsi nei prati di Ortodè (territorio di Cursolo), come proposto dal sindaco di Gurro; salire subito, dopo aver superato con un ponte il Rio Orasso, con tornanti al 7,5% fino sotto al villaggio orassese, per poi continuare in falsopiano fino al Monte Castello.

Tornanti sotto Orasso in Archivio di Stato di Novara busta 140

L’ingegnere Vittore Caramora spiegò al comune di Gurro che una strada sul fondovalle sarebbe stata più costosa, oltre che in posizione quasi completamente ombreggiata. Egli propose di ovviare alla sfavorevole collocazione della strada consortile rispetto all’abitato di Gurro con una strada di allacciamento Gurro-Monte Castello.
Come vedremo, però, la comunità gurrina prenderà un’altra scelta e opterà per un’altra via che avrebbe collegato l’abitato a Ponte Gurro.4
Con grande intraprendenza, dopo il consiglio di Vittore Caramora, i gurrini avevano deciso che, se non avessero avuto un passaggio sul fondovalle della strada consortile, avrebbero costruito per conto proprio una strada d’allacciamento.
Il progetto della strada, detta di Deloro, venne compilato nel 1869 dal geometra Giovanni Maria Jelmoli.5 Il comune di Gurro pensò di poter coprire la spesa peritata di 24.415, 77 Lire, con la vendita della legna dei boschi comunali, non aveva però fatto i conti con alcuni errori progettuali che, risolti dal geometra Giuseppe Ceroni di San Bartolomeo, fecero assurgere il conto finale della strada a 54.674, 69 Lire.6 L’imprevisto aumento di spesa fu tale che ancora alla fine del’800 Gurro non avrebbe potuto vedere la strada conclusa nell’ultimo tratto di 300 metri verso il paese, ma quello che evidentemente importava era avere il collegamento con la strada consortile.

Cosi nel 1875 venne finalmente completato il progetto di Ponte Gurro compilato dall’ingegnere Vittore Caramora, e poi revisionato dall’ingegnere Paolo Merzagora di Arona, per una somma di 6014, 76 Lire dalla ditta di Vittore Bertola di Santino.
È da sottolineare come il comune di Gurro aveva scelto sì di collegarsi alla Provinciale presso la confluenza del Rio Gridone nel torrente Cannobino, ma prospettava già di ricostruire il ponte Teia che avrebbe dovuto consentire ai gurrini di salire più velocemente verso la Valle Vigezzo.7
La comunità gurrina chiederà alla Provincia un contributo per la costruzione del ponte. La risposta che giungerà da Novara sarà chiarissima: non essendo il ponte di pertinenza provinciale non sarà concessa alcuna finanza. Nonostante il rifiuto provinciale Gurro non abbandonerà mai l’idea di un nuovo ponte Teia e nel 1899 lo costruirà, 70 metri più a valle del precedente, in consorzio con il comune di Cursolo.8

Ponte Gurro in Archivio Comune di Cannobio busta 624 fascicolo 4

Nel frattempo l’impresario Giuseppe Tirinanzi e poi la ditta di Antonio Pavesi avevano ultimato il 7° tronco fino ad Orasso e già si prospettava l’arrivo in breve tempo a Finero, ma i comuni della Valle Cannobina erano finanziariamente esausti e non in grado di terminare lo stradale senza un soccorso esterno.
Si inviarono suppliche alla provincia di Novara e un’ulteriore volta venne cercato l’aiuto vigezzino.
Nel 1867 Il consorzio stradale cannobino e il consorzio stradale vigezzino si obbligarono vicendevolmente, indicandosi alcuni punti contrattuali vincolanti per completare la strada della Valle Cannobina:

  1. il consorzio di Valle Vigezzo avrebbe condotto il suo tronco di strada da Finero al confine del rio Creves, costruendo a proprie spese il ponte sul corso d’acqua e avrebbe versato 45.000 Lire in aiuto del consorzio di Valle Cannobina;
  2. il consorzio di Valle Cannobina avrebbe dovuto eseguire prima dell’ottavo tronco (Orasso-Monte Castello) il nono tronco di strada dalla galleria del Sasso di Finero fino alla località di Creves per una somma d’appalto non inferiore alle 95.000 Lire.9

I ritardi per l’esecuzione dei lavori e la perforazione del Monte Castello saranno foriere di critiche ed accuse tra vigezzini e cannobini: i primi rinfacceranno ai cannobini di non aver avuto bisogno di nessun aiuto, ma di aver comunque condotto a proprie spese e senza proroghe il loro tratto di strada della Valle Cannobina da Malesco al ponte di Creves; i secondi accuseranno i vigezzini di non voler stare ai patti tra consorzi, cercando di ridurre i contributi promessi.
Effettivamente la Valle Vigezzo da sola, ma soprattutto il comune di Finero del sindaco Stefano Pironi, si era sobbarcata enormi spese per la costruzione di una carreggiabile tra Finero e Malesco.
La solidarietà tra le genti vigezzine era forte, ma nonostante ciò si erano verificati dei tentativi di fuga da eventuali aiuti economici ai fineresi.
Il comune di Finero aveva costruito tra il 1851 e il 1854 già 2/3 della strada per Malesco per una spesa di 12.481,64 Lire, ora supplicava i “buoni e generosi fratelli”10 vigezzini di soccorrerlo per l’ultimazione del tronco dal ponte sul rio Secco fino alla località detta della Chiesa Vecchia peritata in 19.781,64 Lire. Molti comuni accettavano, altri si opponevano al contributo (Albogno, Dissimo, Malesco, Villette e Coimo).
Alla Provincia di Novara sembrò, però, superflua la discussione e obbligò i comuni vigezzini in un consorzio stradale, che porterà alla realizzazione della via di comunicazione tra Malesco e Finero tra il 1855-1861.11
llo stesso modo il tronco dall’abitato di Finero alla località di Creves verrà eseguito su progetto dell’ingegnere Vittore Caramora, solo superando preliminarmente le opposizioni al contributo di Coimo, Folsogno, Druogno e Albogno.12
Già alla fine del 1869 la Valle Vigezzo aveva costruito il ponte di Creves e la sua strada, ora attendeva l’arrivo del tronco cannobino che sarebbe giunto a Creves nel 1872, anche se la galleria del Sasso di Finero verrà inaugurata già il 20.11.1871 alla presenza del sindaco di Finero Federico Cavalli.13
Nonostante il malumore e astio tra vicini, nel autunno 1876 l’impresario ticinese Francesco Zaccanoni di Sornico terminerà le ultime opere del 8° tronco tra Orasso e Monte Castello e collegherà finalmente Finero a Cannobio.14

Ponte Creves in Archivio Comunale di Santa Maria Maggiore busta 458

La strada era stata realizzata per la gravosa somma di 617.382,74 Lire, si pensava sarebbe costata meno di 290.000 Lire, ma come spesso avviene le perizie vengono sconfessate dagli imprevisti.15
I comuni cannobini avevano avuto difficoltà a pagare la propria quota di contributo all’interno del consorzio, lo stesso comune di Cannobio si era indebitato per più di 100 mila lire,16 e così aveva proposto il 29 maggio 1874 di istituire un pedaggio sulla nuova strada consortile lungo il tratto dell’appena realizzato ottavo tronco tra Orasso e il Monte Castello.17 I comuni di Cursolo ed Orasso con l’appoggio del consorzio stradale vigezzino erano riusciti a scongiurare la riscossione del pedaggio in una località prossima ai loro abitati, ma non l’istituzione dello stesso.
L’amministrazione cannobiese, come aveva fatto per la discussione sulla linea Lucchini, rispose ai comuni vigezzini definendoli benestanti con una certa falsità di fondo, affermando che il pedaggio sarebbe stato necessario e ritenuto un sacrificio moderatissimo dagli stessi “negozianti competenti”, i quali “casualmente” risiedevano per la maggior parte a Cannobio.18
I ricorsi ed appelli presentati alla Provincia non ebbero effetto: il pedaggio incomincerà ad essere riscosso al ponte di S. Anna di Traffiume il 29.06.1877 e cesserà solo nel 1881 con l’assunzione della strada da parte della Provincia di Novara che, da quel momento, si sobbarcherà la manutenzione della strada carreggiabile.19 (continua)
Fabian Promutico

1 Archivio di Stato di Novara: Fondo Provincia di Novara, busta 141, fascicolo 1.
2 Archivio di Stato di Verbania: Progetti Vittore Caramora, busta 57, fascicolo 1.
3 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 623, fascicolo 9, 04.07.1867.
4 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 622, fascicolo 1, 07.11.1865.
5 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 624, fascicolo 4,
6 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 624, fascicolo 4, 29.01.1874.
7 Archivio di Stato di Novara: Fondo Provincia di Novara, busta 712, fascicolo 2.
8 Archivio di Stato di Novara: Fondo Provincia di Novara, busta 712, fascicolo 2.
9 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 624, fascicolo 4, 15.02.1875.
10 Archivio storico del comune di Santa Maria Maggiore: Consorzio Stradale Vigezzino, busta 446, fascicolo 18, 20.05.1854.
11 Archivio storico del comune di Santa Maria Maggiore: Consorzio Stradale Vigezzino, busta 446, fascicolo 18, 11.02.1855.
12 Archivio storico del comune di Santa Maria Maggiore: Consorzio Stradale Vigezzino, busta 459, fascicolo 57, 05.06.1865.
13 Archivio storico del comune di Malesco: Archivio storico di Finero, busta 856, 20.11.1871.
14 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 623, fascicolo 10, 01.12.1876.
15 Archivio storico del Comune di Cannobio: Atti del consiglio comunale, busta 19, 24.11.1870; Archivio storico del Comune di Cannobio: Atti del consiglio comunale, busta 20, 29.05.1874.
16 Archivio storico del Comune di Cannobio: Atti del consiglio comunale, busta 20, 29.06.1874.
17 Archivio storico del Comune di Cannobio: Consorzio Stradale Cannobino, busta 624, fascicolo 4, 15.02.1875.
18 Archivio storico del Comune di Cannobio: Atti del consiglio comunale, busta 20, 04.04.1876.
19 Archivio storico del Comune di Cannobio: Atti del consiglio comunale, busta 20, 24.06.1877.

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