Rifiuti urbani

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Aumenti contenuti del servizio raccolta rifiuti urbani
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale tenutosi al Teatro nuovo di Cannobio, prima ancora di entrare nei dettagli, lo ha subito precisato l’assessore alle finanze del comune di Cannobio, Roberto Borlotti (Bubu), che (per fortuna) l’aumento della tassa inerente al servizio raccolta rifiuti urbani non sarà così consistente come erroneamente preventivato nel corso della stesura del bilancio di previsione, all’epoca stimato in oltre centomila euro.
A conti fatti l‘aumento è più contenuto assestandosi a circa 45.000 euro da spalmare sulle utenze domestiche e non domestiche.
Aumento dovuto -ha detto il Sindaco- non per i servizi aggiuntivi che abbiamo richiesto ma a causa delle problematiche inerenti allo stoccaggio ed allo smaltimento del deposito di Mergozzo. Molti generi rifiuti hanno dovuto essere portati altrove ed i costi sono lievitati.

Ulteriori rincari in bolletta che per le utenze domestiche potevano variare fra il 6 (una sola persona) ed il 12% e per le utenze non domestiche fino al 3%.
Ma la scelta di tutta l’amministrazione comunale, su proposta delle minoranze (ha sottolineato l’assessore Borlotti) è stata quella di abbattere del 30% la spettanza delle utenze non domestiche indipendentemente dai giorni di chiusura dovuti alle disposizioni Covid, e di contenere in un massimo del 5% l’aumento per le utenze domestiche.
Mediamente quindi, stando a quanto si legge in delibera ed espletato dall’assessore Borlotti, per le utenze domestiche vi sarà unna riduzione delle tariffe, rispetto a quelle preventivate, pari al 5%. Questo è stato reso possibile grazie all’accesso all’avanzo di amministrazione che preven-tivamente ha messo in bilancio 230.000 euro a copertura della TARI per l’anno in corso.
Soldi questi così suddivisi: 45.000 euro di minor entrate preventivate a copertura delle utenze domestiche e 185.000 in relazione alle utenze non domestiche.
Aspettiamo buone notizie da Roma pure a favore della Tari -ha ribadito Borlotti- anche se presumibilmente pensiamo che ci saranno e arriveranno contribuiti a copertura di un terzo dei soldi messi a bilancio a copertura delle minor entrate.

Una tematica, quella dei rifiuti, molto importante -ha dichiarato Dario Ferrari- che in questi anni di grande sofferenza, ha toccato famiglie e attività. Continuare a rincorrere costi in aumento non è più possibile. Va rivista in toto l’organizzazione che per Cannobio è datata 2006. Occorre verificare la validità di tal’uni servizi, quali i nuovi da eventualmente introdurre, da aggiungere, o da essere sostituiti. E’ un lavoro da mettere in opera entro fine anno attraverso la formazione di una specifica commissione.
E’ un argomento che non può e non deve finire stasera -ha concluso Ferrari- in quanto le situazioni eccezionali come quelli inerenti al Covid o alle problematiche di Mergozzo non possono divenire una regola.

Giovanni Rubini ha chiesto modifiche radicali del servizio, proponendo di riequilibrare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in base al numero stagionale delle presenze a Cannobio ed in altri paesi turistici similari. Il “lavoro” estivo non può essere pari a quello invernale.
Va rimodulato tutto il sistema per fare in modo che i costi non siano sempre in aumento.
Rubini ha chiesto inoltre di rivedere le percentuali comunali all’interno del consorzio, stabilite in base al numero delle utenze (Cannobio incide per il 3%) e non al costo effettivo comunale del servizio svolto.
Regolamento che, a suo parere, andrebbe ridi-scusso e riscritto chiamando al tavolo comuni di identità paritetica a Cannobio: Baveno, Stresa, ecc. altrimenti Verbania con oltre il 50% della quota del ConSerVCO avrà sempre predominanza decisionale assoluta.