In ciabatte sulla neve contro i 3 gradi dell’aria e i 7 dell’acqua.
Sandali, ciabatte e gambe nude sulla neve sono solitamente ad appannaggio delle fashion addict più incallite… sabato mattina però, in una delle giornate più fredde di questo inverno, a sfidare la colonnina di mercurio sono stati loro, i 23 coraggiosi protagonisti del cimento invernale di Cannobio, 16° edizione.
Un’iniziativa dell’ assessorato comunale allo sport e degli Amici del tuffo, il ritrovo nella zona dell’imbarcadero.
Tanta la gente imbacuccata in sciarpe e piumini ad assistere, in costume e sombrero, i cimentisti hanno affrontato i 3° dell’aria e i 7° dell’acqua.
Presenti al tuffo, come di consueto, alcuni componenti dell’associazione “Anatre selvagge” provenienti da genova, alcuni partecipanti dalla vicina Svizzera, altri da Como, insieme con noi cannobiesi, spiega Antonio Odelli, anima del cimento.
L’auspicio degli organizzatori, per i prossimi anni, è quello di riuscire a coinvolgere di più i giovani della zona, per far crescere il numero di partecipanti alla manifestazione, contenuto rispetto ad altre zone più baricentriche e facilmente raggiungibili dagli appassionati di questo tipo di eventi.
Ricordiamo che c’è un vero e proprio circuito di cimenti al quale gli habitué partecipano.
Vogliamo ringraziare il dott. Zaccheo Donato per la sua assistenza medica, la Croce Rossa delegazione di Cannobio, il titolare della ditta Malu Nicola Mai, l’associazione Pedù, i sub di Maggiore Diving e le volontarie dell’oratorio di Traffiume Alessandra e Barbara.
E, naturalmente, un grosso ringraziamento ai protagonisti del tuffo: Mabel 1963, Luca 1969, Roberto 1966, Barbara 1975, Andrea 1974, Alessandra 1981, Aaron 2003, Gian Piero 1967, Ingolf 1950, Dante 1966, Antonio 1963, Stefano 1961, Cristian 1986, Alessandro 1985, Lorenzo 1987, Massimo 1994, Andrea 1973, Andrea 1979, Federico 1995, Davide 1987, Marco 1983, Coralba 1973 e Mauro 1962.
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