Opinionista lavoro serio?

Opinionista
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L’opinionista, lo possono fare tutti, semplicemente perché di opinioni ne abbiamo tutti, di ogni genere, dalla moda, allo sport, alla cucina, alla politica, ai problemi sociali, per non parlare di opinioni su pettegolezzi, varietà questa di natura infinita. Basta guardare alcuni programmi TV per esserne convinti. Detto questo aggiungiamo: avere opinioni è più che giusto, anzi è doveroso, ma quello che tutti vogliamo far seguire a dismisura è di farle conoscere al prossimo senza alcun paletto di regolamentazione. Detto, fatto, ecco così presentato il mestiere più strano del mondo: l’opinionista. Non sono necessarie scuole specializzate, essere super culturali, usare determinati linguaggi. No, in questo caso basta dire la tua opinione, possibilmente là dove un numero consistente di persone l’ascoltano.
Altra cosa sarebbe fare il mestiere del muratore, del ballerino, del falegname, del medico, del lavapiatti, ecc. Bisogna pur fare un percorso (anche minimo) di formazione per esercitare questi ed una miriade di altri mestieri ed avere l’accortezza di metterli in pratica usando sempre determinate regole.
Il mestiere dell’opinionista invece… basta dire la tua.
A che serve dire, ad esempio, allo spettatore di una partita che il calcio d’angolo è stato determinato da una deviazione di tizio o caio il quale, se non si fosse mosso o non avrebbe alzato la gamba per intercettare il pallone, forse il calcio d’angolo non sarebbe stato fischiato, quando lo abbiamo visto con i nostri occhi?
Nato in TV questo mestiere, in primis, per affiancare il telecronista integrando la semplice telecronaca del fatto sportivo con l’aggiunta di concetti tecnici e storici (risultati precederti, ecc.) derivanti dal tipo di sport programmato. Cosa assai positiva questa.
Con l’andar del tempo ecco l’opinionista presente in molte altre programmazioni tanto da non essere più da supporto ma divenirne un metodo primario per fare notizia o spettacolo.
Oggi è l’opinione su un determinato fatto che conta, detta da chi è più gradito ad ognuno di noi. Non è più il fatto, ciò che veramente è successo, come è successo, il perché è successo che è importante. No, no, questo importa sempre meno, anzi, quasi nulla. Conta l’opinione che ne segue e soprattutto chi la dice.
L’interesse basilare non è la notizia nuda e cruda ma è ciò che ha detto a ruota o nei programmi successivi, il politico, l’ex sportivo, l’attore, il cantante, il pubblico presente negli studi televisivi ecc… Se affonda un barcone carico di persone, poco importa.
Ciò che importa sono i commenti e le opinioni che ne seguono.
Anno dopo anno, purtroppo, tutti siamo diventati opinionisti pubblici.
Basta accedere a facebook, ed ecco presentarsi davanti a noi, nella sua universale finestra, la possibilità di esercitare: IL LAVORO PIU “STAVAGANTE” DEL MONDO.
V. red.

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